in compagnia di Centro Astalli Trento

 

La terza serata ha visto come protagonista il Centro Astalli di Trento, associazione nata nel 2005 con lo scopo di accompagnare richiedenti asilo e rifugiati in percorsi di accoglienza e inclusione sociale.

L’associazione è impegnata in numerose attività e servizi con l’obiettivo di accompagnare, servire e difendere i diritti di chi arriva in Italia in fuga da guerre e violenze. Per oltre dieci anni, il Centro Astalli di Trento si è impegnato nel progetto SPRAR e nel progetto Accoglienza Straordinaria assieme al Cinformi e la Provincia Autonoma di Trento.

Lo scopo di questa serata era di portare la testimonianza e l’esperienza di chi si occupa quotidianamente di integrazione ed inclusione sociale all’interno del Provincia di Trento. Volevamo dare voce a chi assiste persone che si ritrovano a combattere ogni giorno contro muri, muri spesso innalzati dall’indifferenza, dalla paura del diverso e dall’ignoranza.

A portare la voce di Astalli all’interno del nostro percorso è stato Giorgio Romagnoni, assistente legale all’interno dell’associazione. A partire dal Decreto Sicurezza e andando a ritroso fino alla legge Bossi Fini del 2002, Giorgio ha cercato di portare alla luce le contraddizioni che hanno contraddistinto negli ultimi decenni e contraddistinguono ancora oggi le politiche di gestione dei flussi migratori, sia a livello nazionale che comunitario.

Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo apparso su Vita Trentina il 23 ottobre 2019