Diario di un sogno impossibile
L’idea nasce nel dicembre 1994, le prime riunioni per verificare la fattibilità gennaio 95.
Stabiliamo i primi contatti con la Croce Rossa di Zara il 18 e 19 febbraio 95.
La presentazione dell’idea alla nostra gente la facciamo il giorno di Pasqua del 95.
Cominciano le prime offerte, arriva il contributo della Federazione Provinciale delle Scuole Materne di Trento.
Dal 12 al 15 agosto 1995 si svolge a Vigolo Vattaro una Megafesta con 17 associazioni che per 4 giorni hanno organizzato gare, pranzi, musica, degustazione vini tipici, palestra di roccia calcio saponato ecc. Il ricavato è destinato al progetto.
Nell’occasione viene presentato al pubblico di Vigolo il modello dell’asilo.
Il 16 e 17 settembre 95 ancora a Zara:si stringono i tempi per la definizione del progetto e per la scelta del sito dove costruire l’asilo.
Il 4 novembre 95 incontro a Fiume con il progettista croato che perfezionerà la richiesta di concessione edilizia e l’8 dicembre 95 firmiamo l’accordo con il Vicesindaco di Zara.
I LAVORI
CANTIERE DI VIGOLO – gennaio 96
Finalmente si inizia a lavorare si fanno i primi acquisti di materiale: le perline per il tetto che, opportunamente colorite saranno trasportate a Bokanjac in occasione della prima fase dei lavori dal 31/1 al 4/2.
CANTIERE DI BOKANJAC – 1° fase
Materiali ed attrezzature sono in viaggio da mercoledì 31/1. Da giovedì 1 e fino a domenica 4 febbraio anche con il tempo inclemente si procede alla costruzione delricovero, della piattaforma in cls che sarà la base dell’asilo, all’inserimento dei richiamo in ferro e delle tubazioni destinate all’impianto elettrico ed idrosanitario. Si costruisce poi anche il muro centrale che dovrà portare il traliccio. Sono 32 i volontari impegnati in quest’operazione.
CANTIERE DI VIGOLO – febbraio e marzo 96
Nel cortile dell’oratorio viene montato completamente il tetto, viene colorito, i singolo pezzi sono numerati e poi smontati in attesa del trasporto a Zara.
Nello stesso periodo vengono approntate le pareti attrezzate per i sanitari e preparate le putrelle e gli altri ferri che consentiranno poi, a Zara, di lavorare contemporaneamente sia sul tetto che per terra.
CANTIERE DI BOKANJAC – 2° fase
Dal 24 aprile al 5 maggio ben 67 persone si alternano a Bokanjac generosamente ospitate da Tonci Kanier in due case ed in parte anche da Bruno Aras. Le giornate lavorative sono particolarmente intense: dalle 6 alle 20 e la difficoltà di far lavorare contemporaneamente anche più di 30 persone è grande; viene comunque brillantemente superato questo ostacolo ed in 12 giorni viene completata la struttura esterna dell’asilo, l’isolazione del tetto, la posa delle tubazioni dell’impianto idrosanitario, dell’impianto di riscaldamento a pavimento, la posa delle pareti già attrezzate per i sanitari.
CANTIERE DI VIGOLO – luglio 96
I lavori più consistenti a Vigolo sono quelli della preparazione delle porte e finestre che vengono assemblate completamente: altre attività sono la preparazione deiquadri elettrici e delle tende.
CANTIERE DI BOKANJAC – 3° fase
Si intravede la fine dell’avventura: il lavori di assemblaggio delle porte, finestre, radiatori, tende, installazione caldaia, posa pavimenti, tinteggiature varie avverranno dal 26 luglio al 3 agosto. 43 volontari si alternano a Bokanjac per concludere tutti i lavori programmati.
FINALMENTE SABATO 3 AGOSTO 1996 INAUGURAZIONE (CORRIERA CON 44 PERSONE)
ARREDO INTERNO – 14/15 settembre 1996
Con un camion portiamo a Bokanjac una sessantina di piccoli banchi, sedie, attaccapanni e tanti giochi offerti dalla gente.
Hanno partecipato ai lavori a Bokanjac 100 volontari per un totale di 862 gg/uomo, sono stati necessari i seguenti viaggi:
- 1 pullman
- 1 autotreno
- 4 camion
- 5 furgoni
- 25 autovetture
- 1 moto
Ttotale viaggi: 37 per circa Km 43.000 (più del giro della terra!! – e tutti offerti volontariamente).
Il commento più bello a conclusione dei lavori è stato:
“Mai lavorato tanto, mai lavorato così volentieri, mai lavorato per una causa più giusta!”